EDITORIALE
La “Missione Soil Health and Food” di “Horizon Europe”, il programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027, lancia una sfida complessa, quella di garantire che almeno il 75% dei suoli di tutti i Paesi membri dell’UE siano “sani” entro il 2030 o mostrino un miglioramento significativo, che siano cioè in grado di realizzare servizi eco-sistemici essenziali, come la fornitura di cibo e altra biomassa, il sostegno alla biodiversità, l’immagazzinamento e la regolarizzazione dei flusso di acqua o interventi di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. La missione è quella di avviare un percorso verso una gestione sostenibile del suolo, un approccio che si sposa perfettamente con gli obiettivi generali di SIBaTer: il focus del supporto ANCI-IFEL ai Comuni del Mezzogiorno riguarda certamente il rafforzamento della capacità amministrativa locale necessaria a stimolare progetti per creare occupazione soprattutto giovanile, ma a condizione che ciò derivi da proposte progettuali per un uso “sostenibile” delle terre recuperate ad una loro funzione “produttiva” e delle altre risorse territoriali. A questi si aggiungono gli obiettivi di contenimento e/o prevenzione del degrado geologico-ambientale e la salvaguardia dell’integrità idrogeologica del territorio; obiettivi generalmente ripresi e richiamati da tutti i provvedimenti normativi che istituiscono Banche della Terra, a livello regionale o nazionale.
In questo senso l'azione di SIBaTer per la creazione di banche delle terre comunali intende offrire un contributo al raggiungimento dei target fissati a livello europeo, dalla protezione della fertilità del suolo alla riduzione dell’erosione e dell’impermeabilizzazione, dall'aumento di sostanza organica al ripristino dei suoli degradati e alla definizione di un “buono stato ecologico”, che sono alla base delle Strategie europee per il nuovo ciclo di programmazione 2021-2027.
Così i casi che raccogliamo nel "Catalogo delle esperienze" e nelle "Interviste" raccontano di amministratori e attori locali che, con i loro progetti di recupero di terreni pubblici e privati abbandonati, affrontano le tematiche del degrado e della salvaguardia delle risorse della terra e perseguono obiettivi di sviluppo sostenibile dei loro territori, in un’ottica di tutela e valorizzazione delle risorse territoriali (ambientali, naturalistiche, culturali).
I contenuti di questa newsletter sono caratterizzati dallo stesso comune denominatore: sviluppo sostenibile del territorio e salvaguardia delle risorse della terra. Buona lettura! |