ASPEm ovvero Agricoltura Sociale per la Promozione dell’Empowerment di donne e famiglie monoparentali con minori, è un progetto sociale della cooperativa Kairos e la cooperativa sociale Be Free (che gestisce i centri antiviolenza di Campobasso, Isernia e Termoli e la casa rifugio del capoluogo), finanziato con fondi POR FSE 2014/20 dell’Unione Europea. Un progetto pilota che sarà il primo di una serie di idee per il recupero delle donne vittime di violenza attraverso l’agricoltura.
Donne che hanno recuperato dei terreni abbandonati del basso Molise, ripulendoli da rovi e sterpaglie, rendendo operativi 600 alberi secolari, fino a produrre l’Olio ASPEm – la terra delle donne, etichetta che contraddistingue un prodotto di ottima qualità. Ad ASPEm hanno collaborato psicologhe, assistenti sociali, avvocate, agronome, esperte di olio, imprenditori e imprenditrici, gestori di agriturismi, esperti di marketing.
Le donne hanno avuto accesso a un percorso di formazione sulle metodiche e sulla filiera della produzione dell’olio e, nel mese di luglio, hanno supervisionato i campi, lasciati in usufrutto da proprietari che non erano in condizione di prendersene cura. Hanno appreso sul campo quel che c’è da sapere su questa particolarità di piante, consentendo agli ulivi di maturare più frutti. Hanno poi applicato le reti anti-moschini, curato la raccolta in ottobre e spremuto le olive al frantoio e imbottigliato l’olio EVO e sono diventate perfino assaggiatrici e giudici al concorso più importante della regione: Goccia d’olio.
Un olio con questa qualità, non ha tardato a farsi conoscere quando le donne lo hanno lanciato sul web e organizzato degustazioni: una in particolare organizzata il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per il contrasto della violenza di genere, presso il centro anti violenza di Campobasso. Le vendite dell’olio sono aumentate in modo rilevante, i ristoranti di zona lo hanno acquistato e ASPEm è diventato un progetto auto-sostenibile. L’olio si può trovare in vendita e anche in degustazione in un gelato gourmet, in una proposta completamente innovativa.
Alcune delle donne sono partite per altre esperienze di vita, altre sono ancora impiegate nel progetto e stanno pensando di ampliarlo coinvolgendo altre persone svantaggiate o in difficoltà, come detenuti o disabili.
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