Prosegue l’attuazione della Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati attraverso le politiche di coesione: inquadrata quale forma di intervento per lo sviluppo territoriale, essa nasce dall’esigenza di adottare una regia unica dell’azione pubblica centrale finalizzata alla transizione verso la legalità delle aziende e dei beni confiscati alla criminalità, quale forma primaria di contrasto al fenomeno, utilizzando il contributo delle politiche di coesione per la valorizzazione dei beni confiscati.
La strategia rappresenta lo strumento con il quale si effettua il coordinamento, l’indirizzo, la sorveglianza e il supporto alle Amministrazioni statali, agli enti locali ed ai soggetti che intervengono a diverso titolo nella gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Nella delibera CIPE n. 61 del 29 settembre 2020 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 306 del 10 dicembre 2020) è prevista un’assegnazione di 10 milioni di euro, a valere sulle risorse disponibili del FSC 2014-2020, di cui 5 milioni per l’annualità 2021 e 5 milioni per l’annualità 2022, attribuita all’Agenzia per la coesione territoriale per il finanziamento, nell’ambito del «Piano per la valorizzazione di beni confiscati esemplari nel Mezzogiorno», di uno specifico asse destinato al sostegno dell’attività progettuale in favore di enti pubblici impegnati a definire – per i beni in confisca definitiva ubicati nel Mezzogiorno e qualificati come esemplari – progetti di valorizzazione, declinati in:
- indizione di concorsi di idee;
- definizione di piani di gestione;
- elaborazione di progetti definitivi o esecutivi, a partire dai progetti di fattibilità tecnica ed economica e atti propedeutici.
La dotazione complessiva del «Piano per la valorizzazione dei beni confiscati esemplari nel Mezzogiorno», la cui gestione è affidata all’Agenzia, e le modalità di successive assegnazioni finanziarie saranno determinate all’atto dell’approvazione dello stesso, dopo la ricognizione svolta dal Tavolo di indirizzo e verifica della strategia, nel rispetto del criterio normativo di riparto percentuale dell’80% al Mezzogiorno e del 20% al Centro Nord in relazione alla dotazione complessiva del FSC 2014-2020.
Per saperne di più visita il sito dell’Agenzia della Coesione.