Il ministero della Transizione ecologica ha pubblicato uno studio di Openpolis che riguarda la forestazione delle città metropolitane italiane finanziata dal PNRR.

Nelle grandi città sono particolarmente alti i livelli di inquinamento atmosferico e consumo di suolo e la forestazione costituisce un efficace strumento per rigenerare l’ambiente urbano, per contrastare il cambiamento climatico e migliorare la qualità della vita dei residenti.

All’interno del PNRR oltre 300 milioni di euro sono stanziati per la realizzazione di boschi nelle aree vaste delle 14 città metropolitane del Paese, per un totale di 6.600 ettari.

Si prevede di mettere a dimora nelle città metropolitane 6,6 milioni di alberi, un obiettivo in linea con la strategia forestale europea, che prevede la messa a dimora 3 miliardi di alberi sul territorio europeo entro il 2030.

L’investimento è relativo alla misura M2C4 del PNRR, e segue la linea di investimento 3: “Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine”.

Lo studio si è anche occupato di stilare una classifica della top 10 delle città più verdi d’Italia: Genova occupa il primo posto, il 72% della sua superficie è infatti coperto da alberi, prati o parchi; seguono Firenze (58%) e Reggio Calabria (48%). Venezia e Milano sono invece le ultime in questo senso, con rispettivamente il 4% e l’11% del territorio coperto da alberi.

Il progetto di realizzazione di boschi all’interno delle città metropolitane è stato pensato anche per contrastare il fenomeno dell’inquinamento atmosferico e quello del consumo del suolo, ovvero la conversione di suolo naturale in superficie artificiale.

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