Sulla base del Decreto firmato dal Ministro delle Politiche Agricole lo scorso dicembre, è stato pubblicato il V bando per i Contratti di filiera del settore agroalimentare.
La misura è finanziata dal fondo degli investimenti complementari al PNRR e ha una dotazione totale di 1 miliardo e 203 milioni (380 milioni per lo scorrimento della graduatoria precedente e 300 milioni per il biologico).
Le attività d’impresa da finanziare possono riguardare la sostenibilità del comparto: riduzione di fitofarmaci, antimicrobici, fertilizzanti di sintesi; agricoltura biologica e biodiversità; benessere degli animali; contributo agli obiettivi climatico-ambientali; migliore distribuzione del valore lungo le fasi della catena; produzione di energia rinnovabile ed efficienza energetica; sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, meno perdite e sprechi alimentari.
Le domande si possono presentare dal 23 maggio 2022 e per i successivi 90 giorni, da parte di imprese anche in forma associata, cooperative, consorzi, reti di impresa che operano nel settore agricolo e agroalimentare, organizzazioni di produttori e loro associazioni, comprese le società miste con capitale sociale di almeno il 51% di imprenditori agricoli.
L’importo totale dei costi ammissibili riconducibile ad ogni Regione non può superare l’85% del totale dei costi ammissibili del Contratto di filiera.
Sono ammessi i seguenti investimenti:
- investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
- investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli;
- investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari;
- partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
- organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere o mostre; progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo;
- partecipazione alle fiere e per gli investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili effettuati da imprese di trasformazione.
Per essere ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera devono avere un importo complessivo degli investimenti compreso tra 4 e 50 milioni di euro. Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto capitale e del finanziamento agevolato, subordinate alla concessione di un finanziamento bancario.
Con successi avvisi verranno destinate le ulteriori risorse ai distretti del cibo, al settore ittico e a quello forestale.