Aumenta l’impegno delle aziende agricole italiane verso la sostenibilità. Non solo tutela dell’ambiente, ambito in cui l’agricoltura ha certamente un impatto decisivo, ma anche attenzione alla salute dei consumatori e responsabilità sociale dell’azienda intesa come impegno a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro, la parità di diritti, l’inclusione sociale e la coesione con le comunità locali.
Sono queste le dimensioni della sostenibilità indagate nel rapporto di AGRIcoltura100 accanto al tema della gestione dei rischi e dei rapporti di filiera.
Il progetto AGRIcoltura100, giunto alla seconda edizione, nasce dalla collaborazione tra Reale Mutua e Confagricoltura per rafforzare l’impegno alla sostenibilità delle imprese agricole e valorizzare il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile del Paese.
L’indagine ha coinvolto quest’anno 2.162 imprese agricole (312 in più rispetto alla scorsa edizione) e la numerosità e la distribuzione dei partecipanti in tutte le aree del Paese, in tutti i comparti produttivi e in tutte le classi dimensionali rendono il campione ampiamente rappresentativo della multiforme realtà del settore agricolo.
Emerge dai dati contenuti dal rapporto un quadro confortante dell’agricoltura italiana, che nonostante le grandi difficoltà determinate dalla pandemia, non è arretrata di fronte alle sfide che la attendono. Al contrario le aziende agricole hanno accresciuto ulteriormente i propri sforzi per migliorare l’impatto ambientale, sociale ed economico della propria attività.
I dati mostrano anche come la pandemia si stia rivelando uno snodo decisivo per la diffusione della stessa cultura della sostenibilità e un numero crescente di imprenditori palesano di aver preso piena consapevolezza della centralità di questi temi per orientare le proprie scelte di business.
L’indice di AGRIcoltura100 misura il livello generale di sostenibilità dell’impresa elaborando ben 234 variabili. Ad ogni impresa che ha partecipato all’indagine viene attribuito un valore dell’indicatore compreso tra da 0 a 100. Confluiscono in questo punteggio quattro indici parziali, relativi ad altrettante aree di sostenibilità ESGD Agenda ONU 2030: sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione dei rischi e delle relazioni (G) e qualità dello sviluppo (D).
Dal report emerge la profonda consapevolezza delle imprese del mutamento che il settore agricolo sta vivendo e la necessità di modelli produttivi sempre più orientati alla sostenibilità e fortemente proiettati all’innovazione.