La commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato la riforma della PAC (Politica agricola comune)
Si tratta del frutto di ampi compromessi non solo tra le varie forze politiche, ma anche tra enti istituzionali come Europarlamento, Commissione europea e Consiglio europeo.
L’accordo tra i vari organi politici europei era arrivato a giugno sui tre regolamenti base di questa riforma (Piani Strategici, Organizzazione comune di mercato e Regolamento orizzontale), ma ora c’è anche l’ok della commissione Ambiente.
Il via libera definitivo dovrebbe arrivare in plenaria durante la seduta di novembre, con l’approvazione, da parte della Commissione europea, dei piani strategici nazionali, nel primo semestre del 2022.
L’entrata in vigore della riforma della Pac è prevista invece per il 1 gennaio 2023.
Tra gli elementi significativi della riforma va sottolineato il tema della condizionalità sociale (obbligatoria a partire dal 2025, facoltativa fin da subito, dal 2023) e dei diritti dei lavoratori per garantire adeguatamente i redditi degli agricoltori, premiare comportamenti virtuosi in coerenza anche con il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, per affrontare i danni provocati dai cambiamenti climatici e favorire il ritorno alla terra in atto nelle giovani generazioni.