Rete InCampagna nasce nel 2014 da un’idea del presidente Andrea Valenziani, 40enne fisioterapista che viveva tra il Nord e il centro Italia, ma che a un certo punto della sua vita sente la necessità di tornare alla terra natia e decide così di affiancare i genitori per evitare lo smantellamento dell’azienda agrumicola familiare Madonnina, nei terreni di Carlentini, nel Siracusano.
Agli inizi la Rete si è autofinanziata, attraverso il contributo dei nove soci fondatori senza alcun finanziamento privato o pubblico. Le realtà che la compongono vengono da storie e tradizioni diverse: tra loro c’è chi conduce aziende agricole moderne ed efficienti, chi lavora faticosamente per recuperare antiche proprietà agricole rimaste per lungo tempo abbandonate, chi trasforma i propri ingredienti con processi rigorosamente tradizionali, chi gestisce laboratori alimentari moderni e tecnologicamente all’avanguardia
Oggi la rete di produzione sostenibile vede coinvolte 50 aziende agricole e sociali, disseminate in prevalenza nella parte orientale dell’isola e con 37 dipendenti totali di cui 20 a tempo indeterminato.
Tramite l’e-commerce i prodotti tipici isolani, eccellenza del territorio, hanno iniziato prima ad essere spediti nel nord Italia, successivamente all’estero partendo dalla Polonia per arrivare alla Francia, Belgio, Germania, Olanda, Lettonia e Lituania.
Sono prodotti di filiera corta che hanno pochissimi intermediari e per la loro spedizione viene utilizzato il cubotto: una scatola di cartone (30×40 per 25 centimetri d’altezza) resistente, riutilizzabile come arredo e progettata per evitare sprechi di spazio durante il trasporto. Se il cubotto non viene riempito con la merce ordinata, si inseriscono agrumi di stagione.
I prodotti che si trovano all’interno del cubotto variano da diverse tipologie di agrumi, olive, vini, salse, pasta, formaggi, marmellate, miele e ancora fichi d’india, mango e avocado, spezie, cosmetici, tutti prodotti da realtà siciliane che decidono di far parte della rete e che sono al 90 percento biologiche.
Tra queste aziende ci sono anche alcune interessanti realtà del terzo settore in Sicilia, come l’Arcolaio, cooperativa che si occupa del reinserimento lavorativo dei detenuti del carcere di Siracusa, e Libera Terra, consorzio di cooperative che lavora nelle terre confiscate alla mafia.
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