Il 22 aprile si celebra l’Earth Day: questa del 2025 è la 55° edizione della giornata mondiale della Terra dal titolo “Il nostro potere, il nostro pianeta”. Nata ufficialmente il 22 aprile 1970, è la giornata dedicata al pianeta, il momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia.
Tema portante di questa 55° edizione è sicuramente l’energia rinnovabile con l’obiettivo di combattere il cambiamento climatico, preservare la biodiversità, proteggere gli ecosistemi ed eliminare la dipendenza dai combustibili fossili. Il passaggio ad un sistema energetico alimentato da fonti di energia rinnovabili è, ad oggi, possibile grazie al progresso tecnico e scientifico. Ad oggi sono 49 le Nazioni che generano oltre metà della loro energia da fonti rinnovabili, tra queste ci sono: Canada, Nuova Zelanda, Svizzera, Austria, Norvegia, Svezia e Danimarca.
Per contrastare le emissioni di gas serra l’Unione europea ha fissato degli obiettivi ambiziosi: entro il 2030 si dovrebbe avere una diminuzione del 55% rispetto ai livelli di emissioni del 1990 ed entro il 2050 il raggiungimento della neutralità carbonica.
Energie rinnovabili in Italia
Per riuscire a centrare gli obiettivi europei, il nostro Paese ha approvato il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che accoglie gli obiettivi comunitari e li adatta al contesto nazionale. In particolare, il PNIEC prevede che, per raggiungere questi obiettivi, aumenti la capacità di produzione di elettricità da fonte solare fino a 79,2 gigawatt (GW; dai 25,1 del 2022) e dall’eolico fino a 28,1 GW (rispetto agli 11,8 del 2022).
A partire dal 2022 il Paese ha visto un’accelerazione delle installazioni degli impianti di energia rinnovabile, soprattutto legata al solare, che risulta tuttavia ancora insufficiente a raggiungere gli obiettivi del PNIEC. La crescita degli impianti fotovoltaici è stata diffusa tra le regioni e ha interessato anche gli impianti di autoproduzione per finalità residenziali o industriali e commerciali. Nei comparti ad alta intensità energetica, le imprese con capacità di autoproduzione di energia elettrica hanno registrato un minor calo della redditività durante la recente crisi energetica rispetto alla media delle altre imprese.
La maggior presenza di impianti si trova nelle Regioni e nei territori che possono facilmente sfruttare il vento e il sole. Per questo, in prospettiva, le richieste di connessione per nuovi impianti eolici e solari di grandi dimensioni sono concentrate nelle regioni del Mezzogiorno.
Certo, queste fonti energetiche non sono programmabili né sono continuative e questo rendere complicato il funzionamento della rete. Per questo, si prevede la necessità di ingenti investimenti nella rete di trasmissione nazionale, per ampliare la capacità di trasporto dai centri di produzione a quelli di consumo evitando problemi di congestione. Lo sviluppo di tecnologie sempre meno onerose per l’accumulo di energia elettrica potrà favorire queste dinamiche.
In Italia la capacità produttiva di elettricità da fonti rinnovabili è aumentata notevolmente negli anni duemila. Questa recente crescita potrebbe essere stata favorita dall’incremento dei costi dell’elettricità da combustibili fossili, dai provvedimenti che hanno visto una semplificazione dei processi autorizzativi alla costruzione di nuovi impianti per Fonti di Energie Rinnovabili (FER) ed infine grazie agli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico degli edifici. Oltre ad impianti idroelettrici, in Italia troviamo impianti eolici, sviluppatisi principalmente nel mezzogiorno, e dal 2008 anche gli impianti fotovoltaici, che crescono in egual misura nel Centro Nord e nel Mezzogiorno.
Nonostante questa notevole crescita di impianti FER, il valore raggiunto è ancora inferiore rispetto a quello che si stima essere necessario per raggiungere gli obiettivi fissati dal PNIEC, a causa delle contenute installazioni di impianti eolici, mentre per quanto riguarda le installazioni di impianti fotovoltaici nei primi sei mesi del 2024 si è raggiunto il livello richiesto.
Dunque, per favorire maggiormente lo sviluppo di Fonti di Energie Rinnovabili saranno necessari ulteriori interventi di semplificazione normativa e di accelerazione delle procedure autorizzative rispetto al passato.
Eventi per la Giornata della Terra
La Giornata della Terra è un momento di confronto aperto attraverso incontri, eventi e manifestazioni varie.
Nella giornata del 22 aprile ci sarà l’evento conclusivo delle celebrazioni italiane della Giornata mondiale della Terra con una maratona multimediale, in collaborazione con Rai, durante la quale si approfondiranno tutti i temi dell’Agenda 2030.
Inoltre in diverse città si terranno Festival, convegni e attività varie.
A Roma, per esempio, è stato organizzato il Festival dell’Educazione Sostenibile e, tra le iniziative del Festival, è stato previsto anche il Villaggio per la Terra, un evento che prevede un programma ricco di attività suddivise in 4 giornate. A Torino sabato 19 aprile nei Giardini Reali ci saranno incontri con esperti di sostenibilità, workshop interattivi e uno spazio per i bambini con laboratori ludici. Anci ASviS sarà presente con due interventi del segretario generale Giulio Lo Iacono: un talk di apertura in cui esporrà l’edizione 2025 del Festival dello Sviluppo sostenibile e un incontro in cui racconterà l’impegno dell’ASviS nella divulgazione dei temi legati all’Agenda 2030. Anche a Cefalù, da martedì 22 a domenica 27 aprile si svolgerà l’11° edizione di Earth Day Cefalù, promossa dal Comune di Cefalù con il patrocinio di Earth Day Italia. Sei giorni all’insegna della natura, dello sport, dell’arte e dell’intrattenimento per i più piccoli con iniziative sportive, escursioni guidate in aree naturali, laboratori creativi per bambini e spettacoli teatrali.
Per avere una panoramica delle iniziative che saranno lanciate a livello mondiale è possibile consultare il sito internazionale dedicato alla manifestazione: https://www.earthday.org/earth-day-2025/.
Provate sempre a riparare il mondo
(Alexander Langer)