Pubblicata la seconda edizione del bando “Terre Colte” che ha l’obiettivo di recuperare e valorizzare terreni incolti o abbandonati, o non adeguatamente utilizzati di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, per dar vita a produzioni agricole sostenibili dal punto di vista sociale, economico e ambientale, capaci di creare prodotti di qualità, di rivitalizzare le tradizioni legate all’agricoltura e all’allevamento, di promuovere percorsi di inclusione sociale e lavorativa per persone in difficoltà, sviluppando filiere corte in grado di rispondere alle attuali difficoltà di accesso ai prodotti agricoli di prima necessità, garantendo adeguati canali di commercializzazione.
Per accedere al bando è necessario che i proprietari dei terreni diano in concessione le terre a una o più organizzazioni del partenariato che propone il progetto per una durata minima di 10 anni, di cui i primi 5 a titolo gratuito o simbolicamente oneroso. I terreni potranno essere messi a disposizione anche da proprietari di fondi agricoli incolti o abbandonati che si sono trasferiti in altre regioni d’Italia o all’estero e che decidano in questo modo di metterli a disposizione della comunità locale.
Oltre alle attività di coltivazione e di allevamento, nel progetto potranno essere previste attività di tipo sociale, artigianale, culturale, commerciale, turistico-ricettivo, purché strettamente connesse e accessorie a quelle di carattere agricolo e purché esse non assorbano, nell’ambito della proposta, una quota preponderante del budget. La durata complessiva del progetto dovrà essere non inferiore ai 36 mesi e non superiore ai 48 mesi e le partnership di progetto dovranno essere composte da almeno tre organizzazioni, di cui due del Terzo settore compreso l’ente responsabile del partenariato. Potranno inoltre essere coinvolti il mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca. Il bando mette a disposizione 2 milioni di euro e il contributo per singola proposta è di massimo 400.000 euro. Deve essere prevista una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
Il bando prevede due fasi: prima fase – Selezione delle proposte da ammettere alla seconda fase: I progetti presentati nella prima fase dovranno essere caratterizzati dalla puntuale individuazione dei risultati attesi e dalla chiara definizione degli obiettivi e delle attività, oltre ad essere completi di tutte le componenti richieste nei formulari. La Fondazione procederà, sulla base dei requisiti di ammissibilità e dei criteri di valutazione, alla selezione delle proposte progettuali da ammettere alla fase successiva. Seconda fase – Rimodulazione delle proposte e assegnazione dei contributi: Nella seconda fase, i soggetti responsabili delle proposte selezionate al termine della prima fase, saranno invitati a chiarire ed eventualmente ridefinire, sulla base della interlocuzione e collaborazione con gli uffici della Fondazione, alcune componenti del progetto. Laddove necessario si procederà anche ad una rimodulazione delle attività e del piano dei costi. Successivamente, la Fondazione procederà alla valutazione delle proposte di progetto, individuando, al termine della seconda fase, quelle da sostenere e l’importo dell’eventuale contributo ad esse assegnato. Non è previsto alcun rimborso per le spese sostenute in questa fase di progettazione.
Le proposte dovranno essere presentate online entro le ore 13 del 14 dicembre, attraverso la piattaforma Chàiros.
Per approfondire: https://www.fondazioneconilsud.it/news/bando-terre-colte-seconda-edizione/