Ha avuto luogo ieri, 12 aprile, a Cagliari, la I° Conferenza regionale dei Comuni sardi aderenti al Progetto SIBaTer dal titolo “SIBaTer in Regione Sardegna: esperienze e stato di attuazione”, alla presenza di un numero rilevante di Sindaci e con la partecipazione dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia, che ha riconosciuto in apertura la validità dell’approccio SIBaTer, manifestando l’intenzione da parte di Regione di sostenere l’intervento attraverso uno specifico protocollo di intesa con ANCI.
E’ intervenuto da remoto invece, il Commissario Straordinario dell’Agenzia regionale LAORE, Mimmo Solina, il cui intervento ha preceduta l’apertura dei lavori, con il racconto delle esperienze del territorio, attraverso la viva voce di alcuni tra gli oltre 50 Comuni sardi raggiunti da servizi diretti di affiancamento tecnico da parte della Task force di Progetto.
Dopo una presentazione dello stato dell’arte in Sardegna da parte del Referente regionale per la Sardegna, Nicola Sanna, è intervenuta la Sindaco di Fonni, Daniela Falconi che si è detta orgogliosa del percorso fatto con SIBaTer: partendo da un bene specifico (frigo-macello) sta costruendo una struttura di agricoltura multifunzionale legata alla promozione dei prodotti locali. IL bando è stato condiviso con i produttori locali. Inoltre, con approccio integrato, ha attivato due progetti LIFE finalizzati a realizzare produzioni distintive del territorio. Ha proposto alla Regione di adottare il metodo SIBaTer anche per il PNRR e la politica di sviluppo rurale.
Il Sindaco di Sorso, Fabrizio Demelas, ha sottolineato, da parte sua, la stretta connessione tra il tema della terra e quello del lavoro, contestualizzando l’attuazione della banca della terra nel suo Comune dentro il quadro della deindustrializzazione del territorio di riferimento (che era sede di industria chimica che occupava 15.000 persone, ora dismessa). Il Comune di Sorso ha pubblicato il bando per l’assegnazione di 30 ettari pubblici e sta valutando le offerte pervenute; avviata anche la raccolta delle manifestazioni d’interesse dei proprietari privati intenzionati a inserire le terre di loro proprietà nella banca delle terre comunali.
Ancora, il Sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias, con la Cooperativa di comunità che coinvolge 350 abitanti del Comune, caso pilota a livello nazionale, che lavora per affidare la valorizzazione di un’importante area boscata alla Cooperativa che già eroga altri servizi, in partenariato con l’amministrazione, alla comunità locale.
L’uliveto secolare (quasi 800 alberi) affidato tradizionalmente alla cura di famiglie del luogo è invece l’oggetto della valorizzazione avviata dal Comune di Villamassargia, la cui Sindaco, Debora Porra, sta lavorando insieme con l’amministrazione comunale e le strutture tecniche per costruire un polo innovativo per l’infanzia, nell’ambito di un coordinamento didattico territoriale. L’idea è di adottare un modello didattico integrato con i valori ambientali e culturali espressi dall’uliveto.
L’Assessore alla programmazione del Comune di Nuoro, Filippo Spanu, ha sottolineato come il metodo SIBaTer abbia orientato l’azione del Comune nella valorizzazione di un borgo del comune dove abitano solo 12 abitanti. Caricati su sistema webgis tutti i cespiti del borgo ed elaborato un progetto candidato al bando Borghi (linea A) del PNRR senza successo, il Comune sta utilizzando gli elaborati realizzati per l’integrazione del piano di valorizzazione immaginato per il borgo nella programmazione territoriale della città.
E’ seguito il dibattito a cui hanno partecipato diversi Sindaci di Comuni aderenti a SIBaTer, tra gli altri, Bonnanaro, Comune candidato ad aderire al SIBaTer 2 (con 2.600 ettari di terreno scarsamente utilizzati e estremamente frazionati) e Sinnai, Comune sardo di 17.000 abitanti, teatro di una grave crisi di spopolamento e di un fenomeno di dismissione di terre ad uso civico (passate a proprietà di privati).
Le conclusioni sono state affidate a Francesco Monaco, Project Manager di SIBaTer che ha focalizzato l’attenzione dei Sindaci su tre punti emersi dal confronto. La presa d’atto della generale condivisione da parte dei Sindaci del metodo SIBaTer, fondato su un approccio “place-based” ed orientato a sperimentare soluzioni innovative di co-programmazione e co-progettazione. La possibilità che Regione Sardegna venga coinvolta più operativamente nell’intervento, soprattutto con riguardo alla necessità di sostenere finanziariamente i progetti innovativi attraverso gli strumenti della politica di coesione e del fondo di sviluppo rurale. La conferma che nella fase 2 di SiBater l’azione potrà estendersi anche a tematismi che non si è potuto focalizzare bene durante la prima fase di progetto. Il riferimento è alla questione del frazionamento fondiario, rilevane in Sardegna, ed al tema del sostegno alle forme aggregative intercomunali, le uniche capaci di immettere nel circuito delle strategie di sviluppo sostenibili i tanti piccoli comuni che caratterizzano la Regione.