Il Parlamento Europeo ha approvato il Regolamento sui piani strategici della PAC, il Regolamento orizzontale e il Regolamento sull’organizzazione comune dei mercati. Successivamente alla ratifica, da parte anche del Consiglio Dell’Ue, entrerà in vigore dal primo gennaio del 2023.

La PAC così riformata mira ad essere più verde, più equa, più flessibile e trasparente.

Durante i negoziati sul pacchetto di riforma legislativa, i parlamentari hanno insistito sul fatto che il rafforzamento della biodiversità e il rispetto delle leggi e degli impegni ambientali e climatici dell’UE fossero obiettivi fondamentali per l’attuazione della riforma stessa che entrerà in vigore nel 2023.

Mentre la Commissione dovrà valutare se i piani strategici nazionali della PAC sono in linea con questi impegni, gli agricoltori dovranno rispettare pratiche rispettose del clima e dell’ambiente.

Gli Stati membri saranno obbligati a garantire che almeno il 35% del bilancio per lo sviluppo rurale e almeno il 25% dei pagamenti diretti siano destinati a misure ambientali e climatiche.

I parlamentari hanno assicurato che almeno il 10% dei pagamenti diretti verrà utilizzato per sostenere le piccole e medie aziende agricole e almeno il 3% del bilancio della PAC andrà ai giovani agricoltori.

La “riserva di crisicon un budget annuale di 450 milioni di euro (a prezzi correnti) sarà sempre pronta ad aiutare gli agricoltori con instabilità dei prezzi o del mercato.

Le norme del lavoro dell’Ue nei settori agricoli saranno monitorate meglio e le violazioni saranno sanzionate grazie alla cooperazione tra gli ispettori nazionali del lavoro e gli organismi pagatori della PAC

Le informazioni sui beneficiari finali del sostegno dell’UE saranno più trasparenti, grazie a uno strumento di estrazione dei dati europei, a cui gli Stati membri avranno accesso e che aiuterà ad identificare il rischio di frode verificando le informazioni nelle banche dati pubbliche.

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