E’ attivo il bando “Per la Cultura 2021” pubblicato dall’Area Arte e Cultura di Fondazione Cariplo con scadenza 20 dicembre 2021, che stanzia 3 milioni di euro per il rilancio del settore culturale.
A seguito dell’emergenza Covid-19, non ancora pienamente rientrata, nel settore culturale è stato registrato un prevedibile calo degli ingressi ai luoghi della cultura, delle visite e attività didattiche, delle presenze turistiche e degli eventi di interesse internazionale.
Inoltre, nonostante le iniziative virtuali adottate durante il lockdown da diverse istituzioni, le chiusure e gli accessi contingentati ai luoghi della cultura hanno inevitabilmente indebolito il legame con il pubblico, in difficoltà anche per la riduzione delle proprie capacità economiche.
Le organizzazioni del settore si trovano quindi a dover ripensare, talvolta radicalmente, il proprio posizionamento sociale ed economico.
Sulla scorta di queste considerazioni Fondazione Cariplo, attraverso il bando “Per la Cultura 2021”, intende valorizzare il contributo della cultura al benessere delle persone e allo sviluppo locale, supportando il rilancio del settore tramite il ripensamento dei modelli di domanda e offerta culturale.
La Fondazione intende sostenere progetti orientati a una completa riapertura di luoghi della cultura e/o al riavvio di attività culturali.
Sono soggetti ammissibili al bando le organizzazioni non profit di natura privata che:
- presentino, tra le finalità principali del proprio Statuto, la gestione di attività e/o beni culturali;
- vantino, almeno negli ultimi 2 anni, un’attività di tipo professionale, regolare e non episodica.
Per ciascun soggetto proponente la richiesta complessiva di contributo non può essere superiore al 75% dei costi totali dell’iniziativa e in ogni caso non superiore a 200.000 €.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 20 dicembre, ore 16.59
Gli obiettivi specifici del bando sono:
- promuovere nuove forme di partecipazione alla vita culturale e di rigenerazione delle identità locali, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità;
- sostenere la capacità degli operatori culturali di ripensare le proprie modalità di funzionamento e di organizzazione dell’offerta in un’ottica di sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità.