Giornate intense di incontri quelle trascorse in Sardegna per la missione sui progetti bandiera SIBaTer. Come più volte ricordato sul nostro diario di bordo, nell’ambito degli 805 Comuni raggiunti da servizi SIBaTer e che hanno ricevuto affiancamento specifico (quelli aderenti con delibera di giunta), sono stati individuati 22 progetti indicati come “progetti bandiera” che , oltre ad avere dimostrato di possedere un elevato grado di fattibilità per giungere all’affidamento dei beni censiti, hanno un alto grado di replicabilità, con un valore aggiunto rappresentato dall’integrazione in una strategia complessiva di sviluppo del territorio di riferimento, che guarda a tutte le risorse territoriali ed alla multifunzionalità dell’approccio imprenditoriale, coniugando agricoltura, custodia del territorio, valorizzazione culturale e turistica, obiettivi di inclusione sociale.
Nel ricco panorama delle Amministrazioni comunali che in Sardegna hanno aderito al Progetto SIBaTer e che hanno lavorato in questi mesi affiancati dalla Task force di progetto, sono stati individuati 3 “Progetti Bandiera”: si tratta dei Comuni di Fonni (NU), Cargeghe (SS) e Sorso (SS).
La Sindaco confermata dalla recente tornata elettorale, Daniela Falconi, ha una visione di rilancio del territorio e delle risorse che connotano l’identità del Comune di Fonni (NU) che parte dal recupero e reinserimento nel circuito del valore del fabbricato ex Mattatoio da affidare a sostegno di un progetto più ampio di rilancio della produzione orticola ed agricola di montagna, tipica di questo territorio. A tale fine si intende infatti anche potenziare l’attività del locale Consorzio di orticoltori, in un’ottica di valorizzazione complessiva delle tipicità agricole autoctone e della filiera agricola di territorio.
Punta sul recupero e la valorizzazione di “beni comuni”, Antonio Ruiu, Sindaco del Comune di Cargeghe (SS), con l’affidamento dell’oliveto comunale e dei terreni privati in stato di abbandono, da recuperare ad uso produttivo con giovani imprenditrici agricole del territorio. Per la valorizzazione anche sociale dell’Agro di Cargeghe, il Comune intende altresì sostenere, su particelle di terreno pubblico residuali, la realizzazione di orti sociali per promuovere attività laboratoriali di carattere educativo (in collaborazione con la scuola), culturale e di formazione, generando nuovi servizi per la comunità locale.
L’agricoltura del territorio riparte con un occhio al sociale e uno alla tecnologia nel progetto del Comune di Sorso (SS), con l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Fabrizio Demelas: un progetto per lo sviluppo di attività di agricoltura di precisione e di integrazione sociale, che intende veicolare cambiamento e innovazione guardando al nuovo strumento della Cooperativa di comunità.
Tutti i Comuni “progetti bandiera” hanno come prossima tappa l’organizzazione di un incontro pubblico di confronto con la cittadinanza per condividere l’idea di sviluppo tracciata ed avviarne una realizzazione condivisa in un quadro di piena collaborazione fra pubblico e privato.
Sebbene ad uno stadio meno avanzato di attuazione, attenzione specifica sarà riservata ai progetti di altri Comuni.
Arborea (OR), la cui Amministrazione comunale ha pubblicato da poco un bando per l’affidamento di alcuni terreni a vocazione agricola e intende organizzare un City talk per i giovani, con il coinvolgimento dell’Istituto agrario legale e dei partners SIBaTer, Legacoop e Confcoop.
Villamassargia (SU) con il suo S’Ortu Mannu, oliveto secolare costituito da circa 1000 alberi di cui sono affidatari i cittadini da generazioni (1 albero a famiglia) e che nelle intenzioni dell’Amministrazione si vorrebbe riportare ad unitarietà gestionale per favorirne la valorizzazione.
Fluminimaggiore (SU) con la Cooperativa di Comunità, già operativa, che conta 370 soci e che, in collaborazione con Legacoop, sta lavorando per la rigenerazione delle case abbandonate nel borgo per realizzare un “Happy Village” per la residenzialità diffusa per anziani; sul progetto della Coop di Comunità, il Comune intende far confluire la gestione di compendi forestali censiti con SIBaTer.
A Dorgali (NU) la nuova Amministrazione ha intenzione di riflettere sulle possibilità di valorizzazione e ripristino delle serre orticole censite con SIBaTer ed attualmente in stato di abbandono, sulle quali vorrebbe anche aprire un confronto con la cittadinanza.
Il Comune di Nuoro invece sta concentrando l’attenzione su diverse “zone strategiche”: l’abitato di LOLLOVE che è un borgo medievale rurale abitato oggi da 16 persone sul quale a partire da un Comitato promotore di un villaggio per nozze rurali, si pensa di costituire una Coop di Comunità per la gestione di un Borgo Detox, con percorsi di mountain bike e la messa in rete di 7 aziende agricole dell’area; gli Orti sociali che si trovano nel tessuto urbano della Città, coinvolgendo anche i gestori del progetto DOMO MEA che utilizza “beni comuni” per inserimento lavorativo di giovani con handicap.
Infine, il Comune di Ozieri (SS) punta sulla valorizzazione del fabbricato ex Polveriera attraverso la sua destinazione a servizi agro-turistici-ambientali e sull’area della Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio che potrebbe costituire un hub di servizio nei percorsi turistico-religiosi della zona.