Sono ormai diverse in Italia, le esperienze di strategie di sviluppo territoriale che puntano ad una azione di sistema tra diversi partner.
Ve ne proponiamo alcune in questo articolo.
A Parma dal 2016 è nata un’associazione con partecipazione pubblica e privata con il fine di rendere il territorio più competitivo. I privati cittadini hanno fatto sistema, si sono concentrati sul buon cibo, sulla formazione, il tempo libero e il turismo, e da tutto questo hanno iniziato a costruire, coinvolgendo le istituzioni, la scuola, l’università, una nuova idea di futuro per la città che ha permesso a Parma di tornare nella top 10 italiana per la qualità della vita. Se ne è discusso durante l’incontro “Territori attrattivi: ora tocca alle imprese” a palazzo Chiericati di Vicenza, durante il quale sono stati analizzati proprio questi percorsi sinergici di successo, che hanno visto l’apporto di tutte le categorie economiche, gli imprenditori e le associazioni.
In Lombardia, nell’ambito dell’Accordo Quadro sottoscritto nel gennaio 2021 tra la Fondazione Cariplo e Regione Lombardia per sostenere azioni congiunte nel campo della sostenibilità ambientale, sono stati stanziati 12M € per la realizzazione di interventi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico che hanno visto quali destinatari quattro progetti con il coinvolgimento di ben 24 enti locali: amministrazioni comunali, parchi, fondazioni e associazioni del territorio.
Progetti che hanno inteso superare le criticità climatiche che compromettono la situazione idrogeologica locale con ripercussioni sulla sicurezza (allagamenti, ondate di calore), sulla qualità ambientale e sul sistema produttivo (siccità ed eventi estremi distruttivi). Lavoro progettuale che vedrà l’impegno sulla mitigazione (efficientamento, transizione energetica), mettendo in atto azioni ed interventi strutturali (regolamenti, norme) che agiscano sul costruito e sul comparto produttivo e incentivino comportamenti virtuosi.
Per tutti e quattro i progetti verranno realizzati interventi come azioni di forestazione urbana, depavimentazione dei suoli, Nature Based Solutions, e mitigazione (ad es. efficientamento energetico di edifici, realizzazione di comunità energetiche promozione della mobilità sostenibile), ma è anche prevista la revisione degli strumenti urbanistici, la capacity building dei tecnici comunali, il coinvolgimento della cittadinanza, il monitoraggio climatico.
Infine ,di recente, i due progetti del Comune di Salerno, Fondazione Carisal e collettivo Blam insieme per la promozione della qualità e dell’architettura.
Si tratta di due progetti sono stati ammessi a finanziamento da parte della Regione Campania, e presentati dal partenariato composto da Comune di Salerno (soggetto capofila), Fondazione Carisal e dal collettivo Blam e finalizzati alla promozione della qualità dell’architettura.
Blam è un collettivo che promuove processi di rigenerazione urbana e innovazione sociale, applicati al riuso di luoghi del patrimonio culturale dismessi. L’obiettivo è ripensare allo spazio non più soltanto nella sua connotazione fisica e materiale, ma come luogo di relazioni che lo abitano e lo animano. Blam collabora dal 2018 con il Comune di Salerno, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II – DiARC, l’Osservatorio delle Politiche Sociali dell’Università di Salerno, oltre a istituzioni, associazioni locali e del territorio nazionale.
Nello specifico i due progetti che hanno ottenuto i finanziamenti regionali sono: “Urban Center Salerno” e “Archivio di architettura e urbanistica del Comune di Salerno” che costituiscono due interventi di grande valenza per la città al fine di promuovere la conoscenza dell’architettura e dell’urbanistica e aumentare la partecipazione attiva dei cittadini sui temi della qualità dell’ambiente urbano e del territorio.
“Urban Center Salerno” sarà istituito presso il Complesso San Michele (nella parte di proprietà del Comune di Salerno), quale sede principale e privilegiata di discussione dei piani e dei progetti, pubblici e privati relativi alla gestione ed alla trasformazione del territorio, al fine di supportare il processo partecipativo e di comunicazione pubblica in relazione alle principali trasformazioni del territorio.
“Archivio di architettura e urbanistica del Comune di Salerno” si propone, in particolare, di realizzare un archivio che raccolga il patrimonio documentale prodotto nel territorio con l’obiettivo finale di operare una ricognizione e la conseguente digitalizzazione completa della gran parte dei materiali conservati negli archivi cartacei e fotografici degli uffici comunali per renderli fruibili in rete ed allocare parte di essi in ambienti che si prestino alla loro conservazione e fruizione e a divenire luoghi di dibattito e partecipazione dei cittadini sui temi della qualità dell’ambiente urbano e del territorio.
Il coinvolgimento della Fondazione Carisal, in qualità di soggetto partner e cofinanziatore dei progetti, rappresenta un primo passo significativo verso il conseguimento di uno degli importanti obiettivi della Fondazione individuati dal Piano di Valorizzazione per il Complesso San Michele, bene storico da restituire alla comunità, attraverso la ricucitura dell’intero edificio e la realizzazione al suo interno, di importati attività di interesse comune in ambito sociale culturale e ambientale.