Durante il World Agri-Tech Innovation Summit, appuntamento che riunisce ogni anno a Londra e San Francisco tutti gli attori della filiera agroalimentare per gettare le basi del futuro dell’agricoltura e che quest’anno sarà in versione digitale il 9 e 10 marzo, venti startup presenteranno a investitori e aziende le proprie idee innovative.
Le startup propongono idee che promettono di cambiare il mondo dell’agricoltura: team creativi applicano le più moderne tecnologie per risolvere problemi concreti degli agricoltori. Dalla robotica alla difesa delle colture, tra i venti team selezionati potrebbero esserci il progetto o l’idea che rivoluzionerà il modo di produrre cibo per i prossimi anni.
Le opportunità per le start up saranno di diverso tipo: sette di loro avranno la possibilità di presentare la propria idea di business all’interno della startup arena. Per altre sei ci sarà la possibilità di prendere parte a due competizioni: una riservata a progetti che puntano al miglioramento della nutrizione delle colture, l’altra dedicata all’uso dei dati per migliorare la produttività dei campi e il sequestro di carbonio.
Situazione totalmente ribaltata rispetto alla logica del pitch, è quella che coinvolge la startup Leaf con la sua proposta di un sistema di integrazione dei dati che rende interoperabili soluzioni sviluppate da aziende differenti. Nell’approccio innovativo del “The shark tank reverse pitch”, non sarà la startup a dover convincere gli investitori del valore del proprio business, ma due investitori si sfideranno per ottenere dal fondatore della startup l’affidamento di un round di investimento.
Infine, altre 6 startup avranno l’occasione di presentarsi al pubblico con i propri stand virtuali nel “The virtual tech hub”.
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