L’iniziativa di costituzione di un’associazione fondiaria “Bosco dei Bardi” (FI) mira a recuperare e valorizzazione il patrimonio forestale dell’“Alta Vallata”, dove i boschi abbandonati sono ormai circa l’80% e le proprietà risultano frammentate e costituite da piccole particelle.
A promuovere l’associazione è Luca Bartoli, dottore forestale, che in questi giorni ha lanciato l’appello ai proprietari dei terreni privati e pubblici. Il progetto ha il pieno appoggio del Comune di Vernio e ha il patrocinio del Comune di Cantagallo e dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio.
L’associazione fondiaria no profit vuole mettere in salvo i boschi abbandonati e, per questa via, tutelare l’ambiente recuperando il paesaggio agro forestale, curare il territorio e prevenire il dissesto. Si intendono creare così anche opportunità di lavoro, promuovere la valorizzazione dei mestieri del bosco e la conoscenza condivisa del patrimonio forestale, offrire anche la possibilità di occupazioni socialmente utili, dando sostegno alla realizzazione dei progetti sociali promossi dai Comuni.
Il Progetto verrà candidato nelle prossime settimane a un bando del MIPAAF che prevede la selezione di proposte progettuali per la costituzione di forme associative o consortili di gestione delle aree silvo-pastorali, per le quali è prevista l’assegnazione di finanziamenti.
Possono aderire all’associazione fondiaria “Bosco dei Bardi” tutti coloro che hanno a disposizione terreni non coltivati, frammentati o anche difficilmente raggiungibili, di cui vogliono recuperare l’utilizzo. L’associazione che è no profit, quindi senza scopo di lucro, attraverso i soci e i volontari si occuperà della manutenzione dei terreni e li gestirà nel modo più efficiente e sostenibile, anche attraverso possibili accordi con le aziende locali. In più l’associazione, con il coinvolgimento dei Comuni, potrà prendersi cura dei cosiddetti terreni silenti, quelli di cui non si conoscono neppure i proprietari (almeno il 35% del totale).
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