La Balzana, uno dei beni confiscati più grandi d’Italia, diventa un Parco agroalimentare di prodotti tipici della Campania con lo scopo di restituire sviluppo e lavoro ad un territorio che la camorra ha controllato per anni.

L’ex azienda agricola di 200 ettari, confiscata nell’ambito del maxi-processo ai Casalesi, è oggi amministrata dal Consorzio di Comuni Agrorinasce, società con capitale interamente pubblico che già si occupa di altri 156 beni confiscati, costituita dai Comuni di San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe, Casapesenna, S. Marcellino, S. Maria la Fossa e Villa Literno.

Il complesso agricolo è uno dei più grandi d’Italia, il più esteso della Regione Campania e si trova nel Comune di Santa Maria La Fossa, in provincia di Caserta; al suo interno anche circa 10 immobili produttivi e 10 villette bifamiliari, alcune delle quali di pregio storico.

Il Parco agroalimentare dovrà diventare un modello che possa rafforzare la presenza delle istituzioni sul territorio attraverso l’utilizzo di un bene confiscato, rispondendo concretamente alla richiesta di legalità delle comunità locali che hanno subito la presenza della camorra. Nelle intenzioni, dovrebbe fare da traino per lo sviluppo del territorio attraverso l’insediamento di nuove imprese collegate al settore agroalimentare: oltre alle produzioni tipiche campane (grano, pomodori, allevamento di bufale, prodotti ortivi, ortofrutticoli, vigneti ecc..), si insedieranno attività di trasformazione e commercializzazione, fino alla ristorazione. Con il recupero del complesso immobiliare, si intende favorire la nascita di una comunità residente (per lo più i dipendenti che opereranno nel Parco), di una succursale dell’Istituto Agrario, di centri per la formazione professionale, di attività ricettive e commerciali per il turismo rurale e lo sport.

Nel corso degli ultimi anni, anche al fine di tenere alta l’attenzione sul complesso agricolo, sono state autorizzate riprese per la realizzazione di film e fiction. Agrorinasce è attualmente impegnato con la definizione degli studi di fattibilità per le opere di urbanizzazione primaria e con la gestione di alcuni tavoli operativi per individuare le attività da insediare nel Parco. È stato concluso, inoltre, l’accordo con il Consorzio generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno per l’impianto di irrigazione ed è in corso un tavolo istituzionale con la Provincia di Caserta e i Comuni di San Tammaro e S. Maria La Fossa, per definire un Accordo di programma.

Nel Gruppo di lavoro per l’elaborazione del programma strategico di fattibilità economica sarà coinvolta anche l’Agenzia per la Coesione insieme al Ministero delle Politiche agricole, alla Regione Campania, al Consorzio Agrorinasce, ad ISMEA e al CREA.

Per approfondire https://www.agenziacoesione.gov.it/news_istituzionali/parco-agroalimentare-campania/


Foto: https://www.agrorinasce.org/